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Truffe on line e bitcoin, sei misure cautelari a Padova

Truffe on line e bitcoin, sei misure cautelari a Padova

Denaro 'recuperato' usato per acquisti di lusso e droga

PADOVA, 03 maggio 2022, 11:42

Redazione ANSA

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Una volante della Polizia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una volante della Polizia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una volante della Polizia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Per una truffa aggravate mediante indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento on-line sono scattate sei misure cautelari per altrettante persone del padovano.
    A seguito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Padova e delegate alla Polizia di Stato della Questura di Padova, è stata data esecuzione alle misure cautelari tra carcere, arresti domiciliari e obbligo di dimora disposte dal Gip del Tribunale di Padova. Le sei persone nei confronti di 6 persone sono nel capoluogo e nei comuni di Abano Terme, Montegrotto e Campodarsego e Strà (Venezia). Tutti sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate mediante indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento on-line. È stata disposta la custodia cautelare in carcere per un 25enne ed un 50enne; gli arresti domiciliari per un 49enne, per un 44enne ed un 39enne; e l'obbligo di dimora per una 43enne. Gli indagati - secondo l'esito delle indagini - agivano nel territorio della provincia, compivano frodi ai danni di numerose vittime residenti in località di tutta Italia, cui venivano sottratti i dati relativi a carte di credito e di pagamento, per poi effettuare varie operazioni di ricarica o di recupero del contante tramite Pos e Atm, con acquisti di beni e servizi nelle province di Padova, Vicenza, Venezia e Treviso (telefoni di alta gamma, gratta e vinci da reinvestire in bitcoin), oppure ancora la compra-vendita di droga.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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