(ANSA) - VENEZIA, 12 APR - "Prosek, questo nome è nostro. C'è
una riserva del nome con un decreto del 2009 che firmai
quand'ero Ministro, riconosciuto dall'Europa, e c'è il
pronunciamento dell'Unesco che, nel 2019, ha dichiarato
Patrimonio dell'Umanità le Colline del Prosecco di
Conegliano-Valdobbiadene". Lo afferma il governatore del Veneto,
Luca Zaia, annunciando che verranno chiesti i danni per il
riconoscimento in ambito europeo dell'etichetta del vino croato
con lo stesso nome.
Del tema Prosek Zaia ha parlato stamane al Vinitaly con il
presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. "C'è pure una
motivazione storica - ha ricordato Zaia - Le prime citazioni
del nome 'Prosecco', con riferimento al vino, risalgono infatti
al XIV secolo, ed esiste una cartina geografica storica in cui
la città di Prosecco, situata poco a occidente di Trieste, è
denominata Proseck, in ragione dell'assoggettamento, in quel
periodo storico, dell'area al dominio asburgico".
"Questo non è il nostro Prosecco, ma è un prodotto che crea
solamente confusione nel mercato dei vini italiani e veneti, ma
soprattutto nel consumatore - conclude il governatore - Dobbiamo
andare all'attacco contro la menzione speciale del Prosek
chiedendo i danni. Rovesciamo la visione e facciamo togliere
quel nome ingannevole dalle etichette croate". (ANSA).
Prosek: Zaia, chiederemo i danni
Nome dell'etichetta croata è ingannevole
