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Chiesa promuove Comunità energetiche rinnovabili, vademecum Cei

Chiesa promuove Comunità energetiche rinnovabili, vademecum Cei

Presentato dal card. Zuppi e dal ministro Pichetto Fratin

ROMA, 22 maggio 2024, 17:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Fausto Gasparroni) La Chiesa italiana si impegna nel campo delle Comunità energetiche rinnovabili, cioè i casi insiemi di cittadini, attività commerciali, artigiani, industriali, piccole e medie imprese che si uniscono per la produzione, condivisione e lo scambio di energia elettrica ad impatto zero prodotta attraverso impianti di energia rinnovabile. L'energia condivisa tra i membri della comunità, nella forma dell'autoconsumo, dà diritto anche a un incentivo economico.
    A tale proposito la Conferenza episcopale italiana ha varato uno specifico Vademecum, preparato dal Tavolo tecnico sulle Comunità energetiche rinnovabili della Segreteria generale. Il documento è stato presentato questo pomeriggio presso la sede della Cei, a Roma: all'incontro sono intervenuti il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, Paolo Arrigoni, presidente del Gestore dei Servizi Energetici (Gse), con l'ad Vinicio Mosè Vigilante.
    Il Vademecum, ha spiegato il card. Zuppi, intende promuovere "un dibattito costruttivo all'interno delle nostre comunità rispetto a che cosa possiamo fare per favorire uno sviluppo più sostenibile e un uso più solidale delle risorse ambientali, nella speranza di incoraggiare la nascita di progettualità in questo ambito all'interno della Chiesa". "Tanto più - ha aggiunto - le Comunità energetiche saranno innanzitutto 'comunità', raccogliendo le energie migliori all'interno delle nostre Chiese e della società più in generale tanto più sapranno includere i soggetti più fragili e svantaggiati creando percorsi virtuosi; tanto più sapranno essere strumento per una corretta gestione dei beni e delle risorse affidate alle Chiese per le generazioni future di fedeli".
    Il ministro Pichetto Fratin ha fatto riferimento alla stesura del decreto sulle Comunità energetiche rinnovabili, ringraziando la Cei "per il proprio contributo, per le proprie osservazioni".
    "E' in questa sede - ha ricordato - che abbiamo lavorato alla questione della mutualità al fine di non avere la riduzione della quota di beneficio. E la cosa è servita poi in sede di trattativa europea, quando ci hanno posto la questione delle imprese". Ecco perché, ha spiegato, "questo prodotto ha più mani. E ci ha permesso di arrivare ad avere un prodotto, in questo momento, che può essere importante. Prima di tutto sotto l'aspetto ambientale, perché sviluppa il percorso delle energie rinnovabili, dove abbiamo la sfida mondiale, non solo la sfida Paese, quella della de-carbonizzazione. Ed è rilevante, permettetemi, sotto l'aspetto culturale, perché significa una start-up giuridica, ma di dimensioni colossali, che investirà centinaia di migliaia di soggetti, di persone o di famiglie, che partecipano a questo che non vuole essere un semplice esperimento, ma un'esperienza importante di produzione e di autoconsumo".
    L'ing. Arrigoni, il cui Gse ha collaborato alla redazione del Vademecum Cei, ha sottolineato che le Comunità energetiche rinnovabili "sono un driver importante nella transizione energetica e, lo stanno già facendo, sapranno diffondere ancor di più la cultura della sostenibilità nel Paese, perché stanno stimolando famiglie, piccole e medie imprese, realtà territoriali, sindaci, amministratori locali, enti del terzo settore, enti religiosi, ad essere protagonisti nella transizione energetica, secondo una logica che dal basso va verso l'alto". Il Vademecum ha carattere divulgativo, di formazione e di informazione, come supporto e guida "per le parrocchie e le diocesi, in generale gli enti religiosi, per pianificare, progettare e realizzare le Comunità energetiche rinnovabili, e per consentire attraverso l'autoconsumo diffuso, di rafforzare il ruolo delle comunità locali. E di essere gli enti religiosi anch'essi protagonisti nella transizione ecologica per contrastare i cambiamenti climatici e la perdita della biodiversità".
   

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