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In evidenza
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In collaborazione con Sanità e politiche sociali
"Dal punto di vista normativo noi
siamo carenti e questa è una buona occasione per ragionare con
Aps che si occupa di affissioni. A monte noi dobbiamo indicare i
luoghi sensibili. Rispetto all'alcool nessuno vuole fare del
proibizionismo, ma allo stesso tempo non possiamo promuovere il
consumo: promuovere e proibire sono i due poli di un 'continuum'
che non ci porta da nessuna parte. Mi sembra non solo
pericoloso ma poco utile questo meccanismo per cui da una parte
noi promuoviamo la prevenzione nelle scuole rispetto all'abuso
di alcool e di droga, e poi dall'altra parte promuoviamo". Lo ha
detto l'assessora alle politiche sociali del Comune di Aosta,
Clotilde Forcellati, durante un'audizione in commissione
relativa ad una pubblicità di alcolici su un cartellone davanti
alla sede del Serd.
"Sono rimasto colpito dalla affissione - ha aggiunto Gerardo Di
Carlo, responsabile del Serd dell'Usl Vda - , un enorme
manifesto che pubblicizzava alcolici di fronte all'Usl. C'erano
due motivi di preoccupazione, oserei dire indignazione: il primo
è che si facesse esplicita pubblicità di alcolici di fronte alla
sede dove facciamo entrare i pazienti che trattiamo per il
disturbo da uso di alcol e sostanze; il secondo perchè la
campagna in questione era indirizzata esplicitamente ai giovani.
Vedere quel manifesto di fronte all'Usl è stato un impatto
negativo su me e su tutti i dipendenti del Serd. Poi mi è
capitato di vedere gli stessi cartelloni di fronte alle scuole.
Quindi se la domanda è ci sono dei luoghi sensibili che vale la
pena preservare dalle affissioni che pubblicizzano sostanze
alcoliche. Non è solo la pubblicità che ci fa bere ma un peso
importante lo dà, soprattutto in una popolazione che è già
invogliata da molteplici segnali".
In collaborazione con Sanità e politiche sociali
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