"Siamo contrari all'impostazione
generale del Piano strategico di Cva, che è concentrata ad
espandersi fuori dalla Valle d'Aosta e non si occupa in modo
incisivo della transizione energetica della nostra regione. E
non possiamo fare a meno di esprimere preoccupazione e imbarazzo
per operazioni come quella che si sta tentando in Sardegna,
ritenuta speculativa da molti cittadini". Lo ha detto Chiara
Minelli (Progetto civico progressista) che ha presentato in aula
un'interpellanza sulla costruzione di un parco eolico in
Sardegna da parte di Cva.
"Sul sito del Ministero, sulla valutazione di impatto
ambientale, ci sono decine di osservazioni - ha aggiunto - che
sono state fatte da singoli cittadini che segnalano, tra
l'altro, che non è stata messa in atto nessuna procedura di
consultazione e informazione pubblica per la cittadinanza. Ci
sono anche note di associazioni di vario tipo, del Comune di
Macomer e della Direzione generale dell'Assessorato sardo della
difesa dell'ambiente, che esprime 'parere negativo a causa degli
elementi di impatto non mitigabili'. Su tutto questo la Regione
Valle d'Aosta, davvero, non ha niente da dire?".
"La Regione e Finaosta - ha replicato il presidente della
Regione, Renzo Testolin - non esercitano alcun potere di
direzione e coordinamento nei confronti di Cva. Il progetto è in
fase di valutazione di impatto ambientale e, in questo ambito,
qualsiasi potenziale interessato, come anche i Comuni sardi
territorialmente competenti, può presentare osservazioni e
contribuire, se ritenuto necessario, al rigetto del progetto. Le
osservazioni sollevate sulla questione nei confronti della
nostra Regione, ci sembrano ingiustificate. Cva ha agito
nell'ambito della legislazione vigente".
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