"Ci tengo a dire chiaramente che la Regione Valle d'Aosta non aderisce a misure che disincentivano l'incolto e, non solo. Il Consiglio si è già espresso più volte, manifestando la contrarietà al cibo sintetico, sostenendo la valorizzazione dei prodotti locali, approvando la legge di revisione del comparto agricolo che ha l'obiettivo di affiancare alla politica europea misure mirate e calate sulla realtà valdostana". Lo ha detto l'assessore all'agricoltura, Marco Carrel, nell'ambito di una mozione di Rassemblement valdotain - respinta con 21 voti di astensione e 14 a favore - che chiedeva al Governo di non sostenere decisioni o misure funzionali a premiare la non coltivazione di terreni o a diminuire la produzione e la produttività delle aziende agricole valdostane. "Il Made in Italy rischia di essere fortemente compromesso dalle disposizioni europee - ha detto Dino Planaz (Rv) - che favoriscono la carne coltivata in laboratorio e le farine di insetti, prevedendo anche misure di sostegno per chi promuove la pratica di non coltivazione del terreno. I vincoli imposti dall'Ue favoriscono anche la politica commerciale sleale favorendo l'importazione di prodotti alimentari di provenienza extra Ue. Tutte queste misure, per altro, vanno anche contro le richieste delle associazioni di categoria locali per la realizzazione di politiche premiali nei confronti della produttività e qualità dei prodotti valdostani".
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