Due privati cittadini valdostani
hanno registrato i marchi 'Breuil-Cervinia' e 'Cervinia' e ora
diffidano il Comune di Valtournenche dal loro utilizzo. La
vicenda nasce con il caso del cambio del nome di Cervinia,
divampato nel dicembre scorso: prima le polemiche per il nuovo
toponimo 'Le Breuil', deciso nella primavera 2023 dal Consiglio
comunale di Valtournenche, poi il passo indietro annunciato per
tornare al toponimo 'Breuil-Cervinia', con un iter burocratico
che però non è ancora concluso.
Nel frattempo Claudio Salto e Mauro Collomb, il primo
commerciante e il secondo maestro di sci e guida alpina,
entrambi di La Thuile, hanno chiesto e ottenuto l'attribuzione
dei due marchi da parte dell'ufficio italiano brevetti e marchi
del ministero delle Imprese. Nei giorni scorsi è poi partita la
diffida al Comune di Valtournenche. "Abbiamo scritto che la
registrazione dei due marchi deve essere tenuta in
considerazione, la normativa non può essere violata. Pertanto il
Comune viene diffidato dall'utilizzare i due marchi, visto che
impiega le diciture 'Breuil-Cervinia' e 'Cervinia' in modo
disinvolto", ha dichiarato al settimanale locale La Vallée
notizie l'avvocato Paolo Lodi Pizzochero, che ha seguito l'iter.
"I marchi 'Cervinia' e 'Breuil-Cervinia' sono ora di proprietà
privata", ha spiegato, e su di essi "possono nascere dei
conflitti, per esempio su prodotti anche in ambiti non
commerciali, visto che noi abbiamo registrato, ad esempio, pure
gli eventi culturali".
"Abbiamo chiesto la rimozione - ha aggiunto - da ogni
contesto dei due marchi perché il Comune anche recentemente li
ha utilizzati senza farsi problemi. I miei clienti sono
disponibili ad una collaborazione, non vogliono creare ostacoli,
ma devono tutelarsi, mi sembra un atteggiamento logico e
condivisibile".
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