''Ho trovato il carcere di Brissogne (Aosta) in una situazione di evoluzione virtuosa rispetto alla mia ultima visita che risale a due anni e mezzo fa. Oggi devo dire che i racconti della direttrice mi hanno offerto un quadro che non fa sconti dal punto di vista dei problemi, ma che guarda al futuro con ottimismo''. Così il ministro alla Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, in vista assieme agli esponenti di Forza Italia della Valle d'Aosta al carcere di Brissogne.
''I problemi sono gli stessi degli altri istituti di pena italiani - continua - ma fortunatamente qui non c'è il tema di sovraffollamento: attualmente ci sono 140 detenuti su una capienza di 160. C'è un tema che riguarda il personale di polizia penitenziaria. Il benessere dei detenuti è direttamente proporzionale al benessere del personale di polizia, qui abbiamo una carenza, una carenza che deve essere colmata. Anche per quanto riguarda il personale amministrativo, vi è una grave carenza''.
‘’Esco da questa visita confortato - aggiunge Zangrillo - perché c’è lucidità nel comprendere quali sono i problemi da affrontare e grande determinazione nel volarlo fare. Oggi sono qui in veste di senatore di Forza Italia ma non dimentico di essere ministro della Pubblica amministrazione e che sono impegnato nel rinnovo dei contratti e uno di questi è quello del comparto sicurezza e difesa, quindi anche della polizia penitenziaria e questo deve essere un segnale di fiducia per le persone che lavorano nelle carceri’’."Il 7 di agosto è stato approvato alla Camera dei deputati - conclude - il decreto carceri, che va nella direzione di voler umanizzare gli istituti di pena. Non si tratta di un provvedimento svuota carceri, non è questo lo spirito, ma è andare verso il recupero del detenuto. Bisogna lavorare nella logica di cercare di individuare quando ci sono i presupposti pene alternative alla detenzione’’.
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