La 16/a edizione di giocAosta è
pronta ad aprire i battenti da venerdì 9 a lunedì 12 agosto. "Ad
ora abbiamo 4.500 preiscrizioni: a dieci giorni dall'evento è il
50 per cento in più rispetto allo scorso anno", ha detto durante
la conferenza stampa di presentazione Davide Jaccod, membro del
direttivo dell'associazione Aosta Iacta Est.
"L'anno scorso abbiamo avuto 35 mila presenze attive nei
quattro giorni. Il pubblico per due terzi arriva da fuori Valle
appositamente per GiocAosta". L'edizione 2024 è dedicata
all'arte e omaggia l'opera di Edvard Munch diventata un meme:
ecco quindi 'Una festa da Urlo'.
La novità principale è l'apertura notturna della ludoteca
nella notte tra sabato e domenica: alla chiusura dei padiglioni,
a mezzanotte, il prestito di giochi non si ferma e consente agli
appassionati di godere di una nonstop ludica inedita. Tra le
novità anche il grande puzzle collettivo preparato nella sala
dell'Hôtel des États, la gara di aeroplanini di carta in viale
Conseil des Commis, la ludoteca di montagna all'arrivo della
cabinovia Aosta-Pila. Ma anche il primo torneo aostano dedicato
al Cubo di Rubik (ospitato da Plus, la nuova vita della
Cittadella dei giovani), l'incontro tra giovani di Youngle,
l'omaggio ai 50 anni di Dungeons & Dragons e ai 25 anni delle
trottole Beyblade.
In programma una ricerca dell'Università della Valle d'Aosta,
finanziata da Fondazione Crt, che si propone "di rilevare,
analizzare e discutere in chiave pedagogica il valore educativo
del gioco analogico da tavolo di tipo cooperativo come teatro
informale di apprendimenti socio-relazionali e trasversali".
L'organizzazione può contare su 350 volontari da dieci
diverse regioni italiane, 100 soggetti coinvolti a vario
nell'organizzazione e il sostegno di Regione Valle d'Aosta,
Comune di Aosta e Fondazione Crt. "Questa manifestazione fa da
volano per i target del nostro turismo culturale: attraverso
questo format riuscite a dare una enorme visibilità ai nostri
luoghi della cultura", ha detto durante la conferenza stampa
l'assessore regionale ai Beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz.
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