"Per il terzo trimestre di quest'anno l'indagine previsionale segnala un miglioramento nel clima di fiducia con diversi indicatori in ripresa rispetto alle rilevazioni precedenti". E' quanto si legge in una nota di Confindustria Valle d'Aosta, che ha realizzato lo studio tra i propri associati.
In dettaglio "l'occupazione passa nel saldo ottimisti-pessimisti, da un +10,20% del secondo trimestre ad un +22,92%, superando anche il primo trimestre di tre punti percentuali". "Forte miglioramento - si legge ancora - anche per l'analisi sul possibile ricorso alla Cassa integrazione guadagni, esclusa da tutte le aziende che hanno risposto all'indagine. Migliorano anche le previsioni su produzione e nuovi ordini: la prima passa da +23,40% del secondo trimestre a +39,58, i secondi arrivano a +39,58% rispetto al +23,40% del trimestre precedente".
"Nuovamente le imprese della Valle d'Aosta guardano al futuro con ottimismo, un sentimento non di facciata, ma di concreta maturità grazie a una forte vocazione all'export, figlia della presenza stabile nelle filiere e nelle catene di valore sia nella manifattura che nei servizi. La cronaca delle ultime ore però, ci impone anche un'altra riflessione. Quanto avvenuto a Cogne e in altre zone della nostra regione, non è qualcosa di episodico, ma il frutto di cambiamenti climatici sempre più brutali, quale fu la siccità del 2023 e quale è stata l'abbondanza di piogge di queste settimane. La sostenibilità ambientale nelle nostre attività e nei nostri consumi deve avere organica ad ogni nostra scelta, e come ribadiamo da tempo, deve anche essere il fulcro attorno a cui far crescere l'attrattività della Valle d'Aosta" commenta il presidente di Confindustria Valle d'Aosta, Francesco Turcato.
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