La Commissione regionale per i
procedimenti referendari ha deliberato l'inammissibilità della
proposta di legge di iniziativa popolare da sottoporre a
referendum propositivo in materia di "ristoro del costo della
materia energia della bolletta elettrica a favore dei residenti
in Valle d'Aosta, titolari di utenze domestiche destinate ad
abitazione principale e ubicate nel territorio regionale".
Promossa da Forza Italia, la proposta, depositata alla
segreteria generale del Consiglio il 21 febbraio scorso e
corredata da 300 firme, è stata esaminata dai componenti della
commissione Raffaele Caterina, Elisabetta Palici Di Suni Prat e
Francesco Dassano, ai sensi dell'articolo 7 della legge
regionale 19/2003.
La Commissione ha motivato l'inammissibilità della proposta
in quanto "la concessione da parte della Regione di contributi
annui a titolo di rimborso degli oneri sostenuti dalle famiglie
residenti in Valle d'Aosta a ristoro dei costi per i consumi di
energia elettrica non costituisce una normale legge di spesa, ma
un'agevolazione finanziaria a carico del bilancio regionale che,
in quanto tale, ricade nel divieto di leggi tributarie e di
bilancio, costituendo una 'misura fiscale indiretta'. Secondo la
giurisprudenza costituzionale e, in base alla legge regionale n.
19/2003 (che disciplina l'iniziativa legislativa popolare, il
referendum propositivo, abrogativo e consultivo), le leggi
tributarie e di bilancio non possono essere sottoposte a
referendum abrogativo, e quindi a referendum propositivo
(articoli 3, 7, 12 e 17)".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA