"Una politica che si occupi a 360
gradi di montagna", dal cambiamento climatico al calo
demografico, ma anche il nodo dei valichi alpini e la questione
delle concessioni idroelettriche: sono alcuni dei temi su cui
l'ex sindaco di Aosta Fulvio Centoz ha messo l'accento
presentando la sua candidatura con il Pd alle prossime elezioni
europee nella circoscrizione Nord-ovest. Riguardo al transito
merci verso gli altri paesi europei, Centoz ha sottolineato che
occorre una riflessione dato che, se nel Nord-est il 30% è su
rotaia, nel Nord-ovest solo il 7% del totale avviene con i
treni.
Il documento politico programmatico elaborato dal Pd della
Valle d'Aosta in vista delle europee considera anche l'impatto
dei fondi sulla regione alpina: "Se ci limitiamo tra i tanti
programmi europei, al Fondo sociale europeo (Fse), al Fondo
europeo di sviluppo regione (Fesr) al Fondo europeo agricolo per
lo sviluppo rurale (Feasr) e al Piano nazionale di ripresa e
resilienza (Pnrr), le somme a disposizione della nostra Regione
in questi anni ammontano a più di 750 milioni di euro, contando
anche il cofinanziamento nazionale e regionale".
Non manca una stoccata ad altri candidati valdostani: "Non
rincorriamo - si legge nel documento del Pd - improvvidi
apparentamenti con simboli molto affollati che tengono dentro
politicamente tutto e il contrario di tutto, oppure parlando di
separatismo e altre ricette senza nessuna prospettiva, con lo
sguardo rivolto all'indietro. E non si dica che gli
apparentamenti hanno solo e semplicemente una natura tecnica.
Apparentarsi significa sottoscrivere un progetto politico e dal
punto di vista elettorale significa che i voti raccolti in Valle
d'Aosta finiscono in quei contenitori elettorali, molto
variegati, contribuendo al loro risultato elettorale".
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