"Per noi è un lavoro stimolante
quello di collaborare sempre e comunque con la casa
circondariale, che ormai fa parte del tessuto sociale del nostro
territorio, con le sue maestranze che lavorano in maniera
costante, attenta e sensibile". Così il presidente della
Regione, Renzo Testolin, intervenendo durante la cerimonia per
il 207/esimo anniversario di fondazione del Corpo di polizia
penitenziaria, ospitata nell'Area megalitica di Aosta.
"L'ufficio di gabinetto - ha detto Testolin - sempre si rende
disponibile, assieme alle altre professionalità all'interno
dell'amministrazione regionale, per creare i presupposti
affinché il vostro lavoro abbia quella concretezza dal punto di
vista quotidiano e riesca a dare quelle risposte a chi deve
scontare una pena, a chi deve riabilitarsi e trovare dei
percorsi anche di inserimento, una volta ultimata la detenzione,
per riabilitarsi nella comunità in maniera proattiva, seguendo
dei percorsi di formazione".
La Valle d'Aosta ha "dei valori aggiunti che la rendono
unica: il rispetto delle istituzioni e l'accoglienza" ed è "una
delle poche regioni che considera il carcere una risorsa del
territorio. Di questo va dato atto, ed è forse questo che ha
migliorato il carcere di Aosta", ha sottolineato Rita Monica
Russo, provveditore dell'amministrazione penitenziaria del
Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.
"Noi siamo quelli che hanno il compito di riportare in
società chi ha violato l'ordine costituito, noi facciamo
reinserimento sociale, difesa, sicurezza", ha detto Velia Nobile
Mattei, direttrice della casa circondariale di Brissogne.
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