"Mi sembra che al di là delle
dichiarazioni, le direttive come sempre sono costruite secondo
delle logiche anche di carattere tecnico, che per fortuna sono
anche ispirate dalla ragionevolezza. Quindi rispetto al tuonare
'basta zone 30' al fatto di dire 'limitiamo le zone 30 a
contesti che sono particolarmente adatti a questo tipo di
definizione di limite di velocità', ce ne corre. Quindi alla
fine la montagna ha partorito il topolino". Così il sindaco di
Aosta, Gianni Nuti, alla guida di una maggioranza
autonomista-progressista, interpellato dall'ANSA in merito alla
direttiva del Mit dopo le ordinanze del Comune di Bologna che
istituiscono in città il limite di 30 km/h.
"Ad Aosta - aggiunge il primo cittadino - ci sono delle zone
30 che però, rispetto alla direttiva, sono perfettamente
conformi. E quelle che sono previste in realizzazione, ad
esempio in via Torino dove sarà istituita la zona 30 in
sostituzione di una pista ciclabile dedicata, come era previsto
nel progetto iniziale di 'Aosta in bicicletta', sono e saranno
conformate in modo perfettamente coerente con le indicazioni
delle direttive. Per cui non mi trovo in difetto rispetto a
questa direttiva, ma è perfettamente coerente con l'azione di
pianificazione che abbiamo messo in atto e con le zone 30 già
esistenti".
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