"Bisogna estirpare le radici
culturali più profonde di una mentalità purtroppo molto
radicata. Per farlo è necessario che si agisca
contemporaneamente con misure di prevenzione e di
sensibilizzazione realmente efficaci da attuare nelle scuole,
nelle famiglie e nelle comunità, e con iniziative atte ad
educare soprattutto le giovani generazioni ad un'affettività
sana, ad un'emotività equilibrata ed a relazioni sentimentali
fondate sul rispetto reciproco". Così Aldo Di Marco, segretario
politico di Pour l'Autonomie, in occasione della Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne.
"Nonostante le molte parole spese per spiegare il fenomeno e
le diverse norme in vigore per contrastarlo - osserva - anche
quest'anno si deve registrare come un numero impressionante di
donne siano state vittime di condotte violente perpetrate da
presunti uomini, in buona parte partner o ex partner, animati da
un distorto senso di possesso e incapaci di dare il giusto
significato al valore dei diritti umani e del principio di
parità tra i sessi, che sono i fondamenti indispensabili per una
convivenza civile fra individui".
Secondo Di Marco "per eliminare la violenza contro le donne
occorre l'impegno di tutti. Istituzioni, mondo della politica e
cittadini devono formare un'alleanza solida che superi le
contrapposizioni ideologiche e sappia perseguire tenacemente
questo comune obiettivo di civiltà. Lo dobbiamo a tutte le donne
- madri, figlie, sorelle, mogli, compagne, fidanzate -
minacciate, ferite, o uccise da uomini violenti. Lo dobbiamo a
tutte le donne sul cui futuro pesa l'incognita di venire a
contatto con uomini che possano offenderne la dignità, negarne
il diritto all'autodeterminazione, o metterne in pericolo
l'incolumità".
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