E' stato lanciato anche ad Aosta il progetto 'Bullizzometro', un test di autovalutazione, sotto forma di segnalibro, elaborato dal Reparto analisi criminologiche del Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche.
Si tratta di uno strumento utile ai giovani a rilevare i segnali di atti di bullismo e cyberbullismo. Contiene infatti consigli per chiedere supporto e aiuto in base al livello di violenza: ai genitori e agli insegnanti per le situazioni meno complesse (come le umiliazioni) al 114 emergenza infanzia per i casi più seri (ad esempio minacce e molestie, anche online) e direttamente alle forze dell'ordine per le situazioni gravi, come le aggressioni.
La campagna è stata lanciata dalla Regione e dall'Arma dei carabinieri e nell'istituzione scolastica Luigi Einaudi di Aosta, alla presenza di alcune classi della secondaria di primo grado. Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha invitato gli studenti a considerare le forze dell'ordine come "amici" su cui "poter contare" e a fare riferimento "alla persona che sentite più vicina a voi, che può essere chiunque, anche il vicino di casa se lo ritenete" per "esprimere i vostri momenti di sconforto o di disagio".
"I bullizzati possono anche diventare assessori", ha esordito l'assessore regionale al Sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz. "Se venite perseguitati da qualcuno - ha aggiunto - sappiate che non è la fine del mondo, ci sono una serie di accorgimenti che potete mettere in atto". Il comandante del Gruppo Aosta dei carabinieri, Giovanni Cuccurullo, ha sottolineato: "Non dovete lasciare soli i vostri compagni. A volte sembra che siamo soli invece siamo in una comunità. Una comunità è forte se lo sono i suoi componenti".
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