"Come ci ha ricordato oggi il
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, 'il lavoro è
libertà e strumento per realizzarsi'. Per me e per la nostra
coalizione, ciò significa mettere davvero il valore del lavoro
al centro della nostra azione politica. Lo faremo impegnandoci a
dare vita, già nei primi cento giorni di governo della città, ad
un 'Patto per il lavoro' che coinvolga i principali attori del
mercato del lavoro locale, le rappresentanze sindacali e
datoriali, il mondo economico, le università, i rappresentanti
della formazione e del terzo settore: tutti insieme in un tavolo
permanente che darà vita ad azioni concrete. E lo faremo
pensando innanzitutto ai nostri giovani e al loro futuro, perché
possano tornare a sentirsi fieri di vivere in una città che
offre loro le giuste possibilità di libertà e di realizzazione
personale". E' quanto dichiara in una nota Vittoria Ferdinandi,
candidata sindaca di Perugia.
"L'obiettivo - spiega - è quello di individuare da subito gli
strumenti più adeguati a favorire la crescita dell'occupazione,
della qualità del lavoro, dello sviluppo economico,
dell'attrattività e della crescita dei talenti, nonché la tutela
dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici favorendo
percorsi di uscita dalla precarietà, con particolare riguardo
alle donne e ai giovani, alle persone che partono da situazioni
di svantaggio sociale ed economico, ai disabili o a chi ha
carenze formative e si trova in condizioni di vulnerabilità".
"Le linee di azione del Patto per il lavoro - precisa
Ferdinandi - verranno definite insieme a tutti gli attori
coinvolti: pensiamo alla realizzazione di sportelli dislocati in
tutto il territorio comunale, alla formazione per l'inserimento
lavorativo per i più fragili, alla promozione dell'innovazione
attraverso strumenti come spin-off e start-up, incoraggiando
l'imprenditorialità sostenibile dal punto di vista ambientale e
sociale. La riorganizzazione dei servizi per garantire una
maggiore accessibilità e una migliore gestione del tempo di
vita".
"Tra le azioni da promuovere - aggiunge - penso anche al
telelavoro, utilizzando spazi pubblici adibiti a questo scopo,
consentendo ai lavoratori di collaborare con aziende importanti
anche al di fuori della regione, ma mantenendo un legame con il
territorio locale. La nostra amministrazione comunale sarà poi
impegnata a difendere la dignità del lavoro, nel rispetto dei
contratti collettivi nazionali e delle leggi vigenti, a partire
dall'introduzione del salario minimo come criterio obbligatorio
per qualunque appalto di opere o servizi".
"Per noi - conclude - il lavoro e anche e sopratutto
sicurezza: pensiamo a capitolati che fissino requisiti
stringenti sui risultati e sui livelli di servizio, nonché sul
pieno rispetto degli obblighi di sicurezza sul lavoro (causa
prima dell'abnorme numero di incidenti e morti sul lavoro),
sulla piena applicazione dei contratti collettivi nazionali. A
tal fine istituiremo una commissione permanente di vigilanza
sugli appalti pubblici composta da tecnici e parti sociali,
supportata da un nucleo dedicato alla funzione di monitoraggio e
controllo dell'esecuzione degli appalti di lavori pubblici di
competenza del comune nel rispetto delle normative sulla
sicurezza sul lavoro".
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