"A un anno dal vile
attacco terroristico di Hamas contro inermi cittadini
israeliani, anche ad Assisi - come riferisce il Comune - si
ricorda la strage".
La sindaca, Stefania Proietti, lancia "un forte appello alla
pace" e propone che la città, "la cui amicizia sociale negli
anni si è sempre espressa verso i due popoli israeliano e
palestinese, e l'Umbria tutta, abbiano un ruolo come terra di
pace e di dialogo aperto, ispirato da San Francesco e da Aldo
Capitini, e diventino sedi per un percorso negoziale di pace".
"Condividendo in pieno le parole del presidente della
Repubblica Sergio Mattarella", Proietti sostiene che "è
necessario far tacere immediatamente le armi in quella terra
martoriata da un conflitto che ha già prodotto lutti e
devastazioni efferate. Gli orrori di questa guerra, la morte di
tanti innocenti, devono assolutamente finire, prima che il
conflitto, come sta accadendo in queste ore, si allarghi
coinvolgendo altri Paesi. E per questo va allertata con
convinzione la comunità internazionale, vanno mobilitati gli
Stati e i popoli amici della pace, affinché tutti si adoperino
concretamente per una soluzione che preveda la creazione di due
Stati indipendenti e sovrani".
"Va perseguita a tutti i costi - aggiunge inoltre la sindaca
- la strada della liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas
e va espressa preoccupazione e ferma condanna per le condizioni
in cui si trovano i civili a Gaza, vittime di morte sofferenze
indicibili. Vanno inoltre condannati con fermezza atteggiamenti
di antisemitismo la cui recrudescenza, purtroppo, si sta
verificando anche nel nostro Paese".
La sindaca invita tutti a ritrovarsi, questa sera, 7 ottobre,
alle 21.00, nella basilica di Santa Maria degli Angeli dove avrà
luogo una preghiera per la pace in Terrasanta "affinché non si
ceda mai all'indifferenza e la speranza vada oltre la guerra".
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