"I fatti ci daranno ragione. Non
ci servono le mozioni strumentali della minoranza per attuare il
Piano regionale sulla non autosufficienza. La campagna
elettorale dell'ammucchiata di sinistra a supporto della
candidatura della Proietti inizia nel peggiore dei modi. Lucrare
sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie, dopo aver a
lungo speculato sulla sanità, conferma l'arroganza di una classe
politica disposta a tutto pur di tornare al potere. Il teatrino
indegno di cui si sono resi protagonisti nel Consiglio regionale
ne è la testimonianza": è quanto dichiarano i consiglieri di
Lega, FdI e FI. "La sinistra - spiegano in una nota - ha cercato
in tutti i modi di far approvare un atto da poter esibire in
campagna elettorale, senza però curarsi del contenuto illusorio,
visto che l'unico scopo era quello di far credere che
l'attuazione del Prina (Piano regionale per la non
autosufficienza), che mai come in questa programmazione ha visto
stanziati fondi regionali, dovesse realizzarsi grazie a loro".
"Ma non solo, hanno preteso che il Prina dovesse essere
attuato con una proposta di delibera controversa che molte
associazioni rappresentative del mondo della disabilità avevano
già descritto come discriminatoria, in quanto potenzialmente
indirizzata a pochi selezionati rispetto a una ben più vasta
platea di aventi diritto" sostengono i consiglieri di Lega, FdI
e FI in una nota diffusa dall'ufficio stampa dell'Assemblea.
"Tali fondi - aggiungono - avrebbero inoltre negato ai
destinatari dell'intervento la possibilità di usufruire di altre
misure economiche: un bonus una tantum, secondo la tanto
acclamata proposta di delibera, li avrebbe esclusi per esempio
dalla vita indipendente su cui sono stati messi dalla Regione
altri 2 milioni 200mila euro. Qui non si nega il Prina, lo si
vuole attuare bene e superare il più possibile iniquità e
disuguaglianze Questa verità non è bastata a placare gli
appetiti elettorali delle minoranze che pur di accontentare
pochi (poco più di 100 minori su una platea di migliaia) a
discapito di molti, hanno proseguito nel loro intento, cercando
anche delle forzature al regolamento dell'Assemblea legislativa.
Essendosi poi resi conto di aver esagerato hanno presentato in
Aula una mozione foglia di fico. Come maggioranza non potevamo
certo restare a guardare questo spettacolo vergognoso perpetrato
sulla pelle delle persone fragili. Le persone con disabilità e
le loro famiglie non necessitano della finta beneficenza
elettorale della sinistra, ma di progetti concreti a lungo
termine sviluppati su proposte sensate e valide, attuabili e
credibili. Il Prina umbro - continuano - è ambizioso, punta
lontano e soprattutto punta al progetto di vita a cui debbono
essere ricondotte tutte le misure, così come da norma nazionale.
Ed è ciò che il centrodestra sta facendo in Umbria, seguendo le
linee di indirizzo dettate dal Ministero. La nostra regione è
entrata nella sperimentazione nazionale del progetto di vita
personalizzato e partecipato della persona con disabilità, per
garantire loro la possibilità di prendere decisioni autonome
sulla propria vita e di vivere rispettando le proprie scelte e
preferenze. Saranno messe risorse per formare e sui progetti di
vita per allargare la platea già dalla sperimentazione. Inoltre,
proprio in Umbria sarà organizzato il G7 sulla disabilità per
ragionare, seriamente e in sinergia con tutti gli attori del
settore, sulle strategie intraprese e quelle da intraprendere
per rispondere alle esigenze delle persone con disabilità e le
loro famiglie. Cercare di far approvare una mozione a 15 giorni
dalla fine della legislatura - concludono - rappresenta una
speculazione politica sul tema della disabilità su cui tutta la
sinistra farebbe bene a vergognarsi".
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