Il Coordinamento dei sindaci di
centrodestra e civici rende noto di avere "accoltocon grande
entusiasmo la presentazione, da parte della Regione Umbria,
della manovra All-in".
"E' questa la politica - spiega il coordinamento in una nota
- che abbiamo sempre sognato per la nostra regione. Una politica
con lo sguardo alle imprese, alla produzione, alla creazione di
ricchezza ed allo sviluppo, non più alla spesa pubblica
improduttiva ed al posto fisso regalato a destra e manca".
"La più grande manovra mai varata nella storia della Regione
Umbria - prosegue la nota - a favore delle imprese e della
produzione. Una straordinaria cifra, pari a 120 milioni di euro,
che vanno a sostenere gli investimenti e le competenze, con una
grande articolazione di interventi tra investimenti, strumenti
finanziari a supporto degli stessi e sviluppo del sistema delle
competenze. Sarebbe, in questa sede, assolutamente ridondante
elencare le decine e decine di interventi previsti dalla nostra
Regione".
"La cosa che ci preme più evidenziare - proseguono i sindaci
di centrodestra - è il deciso cambio di passo, di natura
politica, che viene confermato con questo straordinario
intervento. Dopo anni di inutili e sterili politiche di
programmazione regionale, basati si piani quinquennali che hanno
fatto più male che bene, la nostra Regione, all'alba del 2019 si
è ritrovata ad essere considerata 'regione in transizione',
passando dal novero delle regioni più sviluppate d'Europa, ad
affacciarsi sul baratro delle ultime e più arretrate, in tema di
sviluppo e prospettive. Con le politiche di questi anni, invece,
la tendenza si è decisamente invertita ed ora le nostre imprese
hanno gli strumenti concreti per rilanciarsi ed affrontare il
futuro, quali protagoniste del mondo economico globale.
Rimettere l'industria al centro dell'agenda regionale,
costruendo una forte politica industriale basata sulle tre
declinazioni della sostenibilità (ambientale, sociale ed
economica) e supportata da un adeguato livello di investimenti.
Questo è quello che chiedevamo e che serviva.
Oggi, finalmente, siamo stati accontentati. Il nostro futuro,
quello dei nostri giovani, quello delle nostre famiglie, oggi, è
più roseo. Abbiamo la prospettiva di poter crescere con lo
sviluppo della economia e della produzione, lontani (diremmo
lontanissimi) dalle elemosine elettorali di una volta, che
andavano a premiare settori improduttivi della economia, con il
risultato di creare più Clientes, che cittadini di serie A. Noi
siamo convinti che le nostre realtà abbiano bisogno proprio di
questo, di sviluppo, di futuro e non di elargizioni senza
prospetto. Questa è anche l'Umbria che dovremo costruire,
insieme, nei prossimi cinque anni".
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