La manovra economica "All-in" per
l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni,
è "storica" non solo per i 120 milioni di euro "che mettono
tante risorse in un unico piatto" ma anche perché è una
"articolata manovra di politica economica".
Attraverso delle misure interconnesse va quindi a sostenere,
ha spiegato Fioroni durante l'illustrazione, gli investimenti da
un lato e le competenze dall'altro, con la parola chiave della
"formazione continua del lavoratore".
"Non possiamo pensare di sostenere gli investimenti - ha
affermato l'assessore - senza accompagnare l'evoluzione del
personale all'interno delle aziende e delle correlate
competenze, necessarie per gestire nuovi sistemi produttivi e
nuove tecnologie, come nel campo dell'intelligenza artificiale".
Fioroni ha poi ricordato di aver visitato 310 aziende umbre
in cinque anni registrando così la propensione delle imprese ad
investire: "Questo andava accompagnato con una ultima manovra
che chiude anni in cui abbiamo raggiunto le migliori performance
di erogazione di investimenti alle imprese finendo tutte le
risorse a disposizione".
L'assessore ha poi ricordato che con "All-in" si favoriscono
gli investimenti sia direttamente, mediante il finanziamento di
bandi, sia con gli strumenti finanziari andando a sostenere gli
investimenti in digitalizzazione. Strumenti finanziari che, per
Fioroni, "si portano dietro la grande innovazione che avevamo
già sperimentato che è quella della remissione del debito,
sostenendola anche a livello finanziario".
Sempre per ciò che concerne il sistema delle garanzie,
Fioroni ha spiegato che vengono messi in campo 5 milioni e
mezzo: "Questo è l'elemento fondamentale per cercare di
sbloccare, in una stagione che si preannuncia essere
particolarmente negativa sul versante del credito, gli
investimenti sul sistema bancario che rimangono incagliati
perché mancano le necessarie coperture di garanzia".
Per Fioroni era necessaria poi un'attenzione a quelle che
sono le fasce più deboli dei lavoratori: "Abbiamo ideato un
imponente piano di incentivi - 8 milioni - così che le persone
inserite nel programma Gol di lavoratori svantaggiati possano
trovare più facilmente occupazione grazie ad un sistema di
incentivi che, come già fatto in Rework, provano a fornire
incentivi in maniera inversamente proporzionale alla distanza
dal mercato del lavoro".
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