La nutria che si rilassa tra i
fiori, quasi annusandoli, dopo una bella nuotata, il cormorano
che asciuga le ali e la danza degli aironi, sono tra le
istantanee più belle che la palude di Colfiorito regala in
questi giorni ai visitatori. Situato sull'altopiano del Comune
di Foligno, a confine tra Umbria e Marche, il parco
naturalistico è abitato da oltre 100 specie di uccelli, alcune
considerate rare.
La palude - visitata dall'ANSA - è anche un'importante punto
di sosta nei periodi di migrazione autunnale e primaverile.
Nonostante le alte temperature che si registrano in Umbria,
l'acqua è ancora abbondante nel bacino in cui crescono i canneti
e altra vegetazione e questo sta attirando molti uccelli e altri
animali selvatici che in questo bacino, a circa 760 metri sul
livello del mare, trovano ristoro, tanto da farne il loro
naturale habitat. Appostandosi tra la vegetazione e stando
attenti a non fare troppo rumore, si ha l'opportunità di
ammirare le varie specie impegnate soprattutto nella caccia
subacquea, oppure i tanti uccelli - come il falchetto o la
poiana - che volano veloci da un albero all'altro. I più
numerosi, dopo i germani reali, sono gli aironi, soprattutto
cenerini, ma anche bianchi. Quando dispiegano le ali disegnano
traiettorie incantevoli nel cielo sopra la palude. A stupire,
infine, anche i riflessi del sole e i fiori gialli che danno
quel tocco di colore che rendono unico il parco di Colfiorito.
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