"Il Partito democratico in Umbria
dichiara guerra alla famiglia e si oppone allo stanziamento di
fondi regionali da destinare, tra gli altri, alle neomamme, agli
orfani di entrambi i genitori e alle famiglie adottive": ad
affermarlo è il segretario regionale Lega Umbria, Riccardo
Augusto Marchetti che, in una nota, sottolinea come "la sinistra
non solo punta a contrastare l'approvazione della nuova legge
regionale sulla famiglia voluta dalla Lega, ma arriva ad
affermare che quello tra uomo e donna è uno stereotipo di
famiglia che non esiste più, come scritto in un recente
comunicato stampa".
"Inoltre - prosegue Marchetti -, l'attacco social scomposto
dell'assessore comunale al welfare di Perugia, che parla di
'provvedimento reazionario inaccettabile', mostra il vero volto
della sinistra estremista e intollerante. Sono curioso di sapere
cosa ne pensa di queste affermazioni radicali l'ala moderata e
cattolica del partito che tanto ha difeso il sindaco Ferdinandi
in campagna elettorale e che si prepara a sostenere la
candidatura della Proietti alla Regione. Quale dovrebbe essere
secondo la sinistra lo stereotipo di famiglia da tutelare?.
Qualcuno dovrebbe spiegare al Pd che la legge voluta dalla Lega
supporta economicamente (e non soltanto) le famiglie numerose e
quelle monoparentali, separate, divorziate, famiglie adottive e
affidatarie, mamme sole, orfani di entrambi i genitori e giovani
coppie. Parliamo di supporti economici per tutte le fasi di vita
di un figlio, dalla nascita al primo anno di vita, compresi gli
asili, campus, attività sportive, centri estivi e studio di ogni
ordine e grado. L'attacco della sinistra appare quindi
esclusivamente ideologico e privo di sostanza. Come Lega insieme
alla maggioranza di centrodestra in regione continueremo a
lavorare per difendere una delle colonne portanti della nostra
società e garantire sempre maggiore supporto al progetto di vita
della famiglia".
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