La segretaria del Pd, Elly
Schlein, ha firmato a Perugia, al banchetto del Pd, nei giardini
di piazza Italia, per il referendum per l'abolizione della legge
sull'autonomia differenziata.
Accanto a lei anche la neo-sindaca del capoluogo umbro,
sostenuta dal campo largo di centrosinistra, Vittoria
Ferdinandi, e diversi cittadini, i quali dopo la sua firma,
hanno applaudito. Qualcuno ha detto: "Viva la Costituzione" e
Schlein ha ripetuto "Viva la Costituzione", aggiungendo poi
"antifascista".
"Viva l'Italia unita", ha affermato invece la sindaca
Ferdinandi.
La segretaria Pd, presente al banchetto per la raccolta firme
dalle ore 9, ha sottolineato che già stamani a Perugia molti
cittadini si sono presentati per mettere la loro firma.
"Siamo qua - ha quindi proseguito Schlein parlando ai
presenti dopo aver firmato e fatto partire simbolicamente la
raccolta firme del Pd - per spiegare alle persone che quando si
dice autonomia differenziata e quando questo governo la fa con
l'arroganza di non metterci nemmeno un euro per chiudere i
divari territoriali stiamo parlando di una autonomia che limita
i diritti fondamentali delle persone, quelli scritti nella
nostra Costituzione". Schlein ha poi parlato quindi di
"limitazione del diritto alla salute" con l'autonomia
differenziata che darà "il colpo di grazia" alla sanità
pubblica: "Siamo qua per difendere la sanità pubblica e
universalistica dai tagli che sta portando avanti Giorgia Meloni
con il suo governo, e siamo qua anche per difendere ad esempio
l'accesso alla scuola pubblica". "Dobbiamo rimuovere quegli
ostacoli - ha proseguito la segretaria Dem - che questa
autonomia differenziata sta invece aumentando. È una autonomia
che non fa bene al paese e all'unità nazionale che è un altro
importante principio costituzionale. È una autonomia che limita
i servizi e che sancisce l'idea che ci siano cittadini di serie
A e di serie B a seconda della regione in cui sono nati". Per
Schlein quindi "c'è un paese che ha bisogno di essere ricucito
nelle sue fratture e nelle sue diseguaglianze". "Questa è una
riforma sbagliata non soltanto per il sud e le aree interne - ha
concluso - ma anche per il Nord perché ad esempio permetterebbe
idealmente 20 diverse politiche energetiche".
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