È stato deliberato oggi dalla
Giunta regionale il contributo per le nuove nascite e i relativi
criteri per accedere al beneficio. Nei giorni scorsi i fondi
messi a disposizione per la misura, ormai divenuta strutturale,
sono stati incrementati su volontà della presidente della
Regione Donatella Tesei e sono passati da 500 mila euro
inizialmente previsti agli 860 mila euro grazie all'azione
annuale di spending review dei capitoli di spesa della
Presidenza. Questo permetterà, per il 2024, l'erogazione di
1.720 contributi da 500 euro per ogni nato.
Il sostegno è a favore delle famiglie che hanno avuto uno o
più figli nati dal primo ottobre 2023 fino al prossimo 20
settembre 2024. Oltre al periodo di nascita, criteri per
accedere al beneficio economico sono la residenza in un comune
umbro ed un Isee ordinario del nucleo familiare che non sia
superiore ai 30.000 euro.
A seguito dell'emanazione dell'avviso regionale, che avverrà
nei prossimi giorni, si potranno presentare le domande a partire
dal 27 agosto fino al 27 settembre 2024, attraverso la
piattaforma informatica raggiungibile nel link che sarà indicato
nello stesso avviso. L'approvazione della graduatoria avverrà
entro il 31 ottobre 2024, ad esito della quale farà seguito
l'erogazione del contributo. Il sostegno può essere richiesto
anche da chi ha ottenuto o fatto domanda, in riferimento allo
stesso neonato, per il contributo così detto conciliativo
famiglia-lavoro mamme, i cui termini sono attualmente aperti.
"Nei giorni scorsi - ha affermato la presidente Donatella
Tesei - grazie anche ai risparmi diretti della Presidenza
abbiamo confermato, con fondi aumentati, questo contributo a
favore dei nuovi nati che fin dal 2021 ho voluto e realizzato.
L'ampio panorama di misure che abbiamo introdotto, e poi rese
strutturali in questi anni, ha lo scopo di favorire nuove
nascite ed anche di rendere più attrattiva la nostra regione".
Le misure, in continuo incremento di fondi messi a
disposizione, stanno registrando infatti i primi risultati anche
in termini di attrattività residenziale con un tasso migratorio
- sottolinea la Regione - che negli ultimi anni ha permesso di
mitigare il saldo naturale negativo registrato tra i decessi e
le nuove nascite.
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