Con la serata finale pop punk
"Rebel Sunday" di domenica 7 luglio ad ingresso gratuito insieme
a La Sad, Vanilla e Bambole di Pezza si è conclusa una 11/a
edizione dei record per il festival L'Umbria che spacca.
Quest'anno è stata superata la soglia dei 10 mila biglietti
venduti, per la precisione 10.634, con i concerti sold out di
Mahmood e della coppia Salmo e Noyz Narcos. Dal pop di qualità e
da classifica si è passati al rap, ma anche per il cantautorato
di Colapesce Dimartino e di Fulminacci, gli altri concerti che
hanno caratterizzato e infiammato il main stage nelle due serate
iniziali.
Sempre sold out - spiegano gli organizzatori in un
comunicato - tutti gli altri palchi: quest'anno otto le aree
della città coinvolte.
Si confermano di successo quindi anche i risvegli musicali
del "Garden Stage" all'Orto botanico medievale e i
concerti-interviste alla Galleria nazionale dell'Umbria per "La
Galleria che spacca". Così come "UniPg Stage" nel parcheggio
della facoltà di Agraria o la "Chill Area" davanti all'ingresso
del Frontone. Senza dimenticare le novità "Deejays for
Breakfast" al T-Trane Record Store e gli appuntamenti ed
incontri, tra divulgazione sociale ed intelligenza artificiale,
per "UniStraPg Stage" nel rooftop di Palazzo Gallenga e
"StageGPT", in collaborazione con la Regione Umbria, nella sede
dell'associazione Tangram.
"L'edizione 2024 di Umbria Che Spacca - affermano il
direttore artistico del festival, Aimone Romizi, e il presidente
dell'associazione organizzatrice Roghers Staff APS, Andrea
Mancini - è stata ancora una volta la dimostrazione di come si
possano fare cose enormi partendo dal basso, di come c'è ancora
una popolazione giovanile che ha voglia di mettersi in gioco con
competenza, freschezza e maturità".
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