Il M5s in Umbria "resiste all'onda
di astensionismo e rimane la terza forza politica". Lo
sottolinea il coordinatore regionale Thomas De Luca che commenta
con l'ANSA il recente voto. "Rispetto alle elezioni politiche,
abbiamo perso circa dieci punti in meno nel confronto con il
calo nazionale. Dove, in particolare nel meridione, siamo stati
fortemente penalizzati dal non voto" aggiunge. Evidenziando che
"l'alleanza strutturale nel campo progressista, il Patto avanti
di cui siamo stati tra i promotori e protagonisti, è stato uno
dei fattori principali della tenuta".
"Laddove le coalizioni ci hanno sempre penalizzato -
sostiene De Luca -, la postura rigorosa e ostinata del Movimento
nel garantire un totale rinnovamento della classe politica umbra
ha premiato. Il Movimento cresce del 2% rispetto alla media
delle elezioni amministrative del 2023. Inutile girarci intorno,
cinque comuni su sette al voto sopra i 15 mila abitanti erano
governati dalla destra e solo pochi mesi fa l'esito delle
elezioni sembrava ineluttabile verso una loro riconferma al
primo turno. Oggi non solo abbiamo strappato Marsciano alla
destra, governata dalla presidente del Comitato autonomie
locali, ma andiamo al ballottaggio in altri quattro comuni tra
cui il capoluogo di regione".
"Non dobbiamo dimenticarci - sottolinea ancora il
coordinatore umbro del M5s - che tutto questo è stato possibile
solo grazie a Giuseppe Conte, al nuovo statuto che ha chiarito
definitivamente il posizionamento del M5s nel campo progressista
promuovendo la nuova organizzazione territoriale. Accogliamo
favorevolmente l'apertura di una fase di profonda riflessione
interna su identità e regole, consapevoli che non solo la
leadership di Conte non è in discussione ma che è l'unica
persona che ha capacità e autorevolezza per condurla".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA