È stata deliberata oggi dalla
Giunta regionale la "Relazione sullo stato di attuazione del
programma di governo e sull'amministrazione regionale -
Resoconto legislatura 2019-2024" il cui iter ora prevede la
trasmissione all'Assemblea legislativa e alla Corte dei Conti.
La Relazione in questione - riferisce un comunicato dell'ente
- si caratterizza per la rappresentazione dei risultati
conseguiti nell'attuazione delle politiche regionali non solo
dell'anno passato, ma dell'intero mandato, proponendosi così di
essere strumento trasparente per rendere conto alla collettività
delle proprie azioni e degli effetti prodotti.
"Quella che si va concludendo - emerge dal documento - è una
legislatura caratterizzata da un susseguirsi di eventi
eccezionali come la pandemia, la guerra in Ucraina, l'inflazione
ed il riaccendersi degli scontri in Medio Oriente che hanno
provocato, e stanno provocando, profonde crisi internazionali.
Nonostante questo, l'Umbria ha fatto registrare dati positivi
nei principali indicatori economici che vanno dalla ripresa del
Prodotto interno lordo, alla disoccupazione ormai ai minimi
storici, ad una significativa crescita dell'attrattività.
Una attenta politica regionale ha permesso, tra l'altro, di
affrontare questo complesso periodo mettendo in campo sostegni
economici alle imprese, tarati sulle esigenze locali e sostegni
alle famiglie in misura mai realizzata in precedenza, attraverso
un'ampia gamma di misure di welfare, un utilizzo funzionale dei
fondi europei in tutti i settori coinvolti, nonché ha permesso
di cogliere l'opportunità Pnrr intercettando numerose risorse,
ben sopra la media nazionale pro-capite. In questi anni, anche
grazie all'uso virtuoso dei Fondi europei, si sono realizzate
e/o programmate opere infrastrutturali fondamentali per superare
l'isolamento a cui la regione è stata a lungo sottoposta (come
ad esempio il rilancio dell'aeroporto, la progressiva
riattivazione della Fcu, la progettazione di una stazione
ferroviaria dedicata allo stesso Aeroporto internazionale
dell'Umbria etc), si è evitato un riparto dei fondi
dell'agricoltura che avrebbe fortemente penalizzato l'Umbria, vi
è stata una promozione del territorio e una attenta politica sui
grandi eventi che sono stati di fatto ulteriori attrattori
turistici, si è affrontato il Covid partendo da una situazione
strutturale non adeguata alla crisi pandemica, si è accelerato -
partendo dalla rimozione delle macerie - sul fronte
ricostruzione post sisma 2016 con risultati numericamente
tangibili, si sono affrontati dossier complessi come il comparto
Monteluce di Perugia, Comunità Montane e Arvedi -Ast.
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