/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Terni Gesù nasce tra le macerie della guerra in Terra santa

A Terni Gesù nasce tra le macerie della guerra in Terra santa

Nel presepe soldati e carri armati invece dei pastori e cammelli

TERNI, 22 dicembre 2023, 10:31

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Gesù bambino quest'anno nasce tra le macerie della guerra in Terra santa. Accade con il presepe realizzato a Terni dall'Istituto di studi teologici e storico sociali - presso il Cenacolo San Marco - ha voluto rappresentare la Natività, con Gesù adagiato su un cumulo sassi e mattoni piuttosto che nella mangiatoia. "È un presepe che racconta l'immane tragedia che si sta vivendo in Palestina e a Betlemme, in Cisgiordania", spiega all'ANSA Arnaldo Casali, il direttore dell'Istess.
    "I pastori sono stati uccisi e al loro posto, nel nostro presepe, ci sono i soldati, mentre i carri armati hanno sostituito di fatto i cammelli" spiega Casali. "Invece della stella cometa, sopra la capanna - aggiunge - vola un minaccioso aereo militare pronto a lanciare missili. A vegliare il Bambinello c'è soltanto la Madonna, mentre San Giuseppe è rimasto al di là delle macerie e sta a simboleggiare come tante famiglie sono state divise dal conflitto".
    "Il presepe dell'Istess - spiega ancora il direttore - vuole avere sempre un occhio di riguardo alle sofferenze e alla realtà, perché è così che nasce, come ci ricorda San Francesco con la prima rappresentazione della Natività a Greccio.
    Francesco di Assisi diceva di voler vedere nel presepe tutto il disagio in cui era nato Gesù, nella nostra Natività - sottolinea Casali - Gesù nasce addirittura senza mangiatoia e senza bue e l'asinello, viene al mondo nelle peggiori delle condizioni, in un clima di totale sofferenza come quello che stanno vivendo migliaia di bambini vittime della guerra, ma sarebbe meglio dire delle guerre".
    "Le macerie in cui nasce Gesù non sono, però, solo quelle dei confitti, ma sono anche quelle che ci portiamo dentro, causate ad esempio dalla solitudine", ricorda ancora il direttore dell'Istituto. "Ma nel nostro presepe c'è comunque un segno di speranza - conclude Casali - ed è rappresentato dal fatto che la capanna di Gesù è rimasta in piedi, come è ancora in piedi la speranza e la fede di milioni di persone".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza