Dopo avere sottoscritto a marzo un
protocollo d'intesa per il controllo dell'impiego dei fondi
stanziati nell'ambito del Pnrr, la presidente della Regione
Umbria, Donatella Tesei, e il comandante regionale della guardia
di finanza, generale Alberto Reda hanno siglato un nuovo accordo
che prevede lo scambio informativo per individuare eventuali
irregolarità nel settore della sanità regionale.
L'intesa, della durata di tre anni, dedica una particolare
attenzione alle attività svolte in convenzione dalle strutture
autorizzate, nonché ad eventuali anomale prescrizioni di
medicinali, al controllo delle esenzioni dal pagamento del
ticket, all'acquisizione di materiali e di strumentazione
medica, fino al regolare esercizio della libera professione in
regime di intramoenia. L'obiettivo - si spiega in una nota delle
fiamme gialle - è di migliorare, sempre più, "l'equità e la
solidarietà sociale". In particolare, la Regione metterà a
disposizione della guardia di finanza informazioni ritenute
d'interesse per la prevenzione e la repressione di illeciti, per
la successiva valorizzazione in chiave operativa ad opera dei
reparti.
La collaborazione - si legge ancora nella nota - "assume
particolare rilievo per la Regione Umbria, sia per il volume
della spesa sanitaria regionale (circa 2.200 milioni di euro
negli anni 2020 e 2021) che per gli effetti prodotti
dall'emergenza da Covid, che ha reso il settore dell'assistenza
sanitaria maggiormente appetibile ai potenziali promotori di
azioni distorsive del corretto utilizzo delle risorse
pubbliche".
Per il comando regionale Umbria della guardia di finanza,
l'intesa "si pone in linea con le direttive del comando generale
del Corpo che rimarcano, anche per il 2022, l'importanza della
tutela della spesa pubblica e, nello specifico, di quella
sanitaria, attesa l'entità delle risorse in gioco, anche con
riguardo agli appalti di lavori, di servizi e di forniture
destinati alle strutture ospedaliere regionali".
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