Umbra acque ha dato avvio alla
progettazione per realizzare il collegamento tra la diga del
Chiascio e il sistema acquedottistico del perugino-Trasimeno,
che in futuro consentirà anche l'interconnessione con quelli del
folignate, spoletino e ternano. Si tratta di un'opera
considerata strategica del "Programma degli interventi" della
società del servizio idrico, si legge in una sua nota,
particolarmente apprezzata anche dall'Autorità di bacino
dell'Appennino.
"Un progetto da 18 milioni di euro, di cui 16,2 arriveranno
dall'assegnazione dei fondi Pnrr" afferma Filippo Calabrese,
presidente di Umbra acque. "Così infatti - ha aggiunto - il
ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili ha
'premiato' il principale intervento del Piano denominato 'Umbria
resiliente' proposto dalla Regione e ideato internamente da
Umbra acque nell'ambito di un tavolo lavoro coordinato da Auri
nel corso del 2020".
Tiziana Buonfiglio, amministratrice delegata della società, ha
spiegato poi che "nel suo complesso il Piano 'Umbria Resiliente'
prevede la realizzazione di 8 sistemi idrici, per un
investimento complessivo di oltre 150 milioni di euro, in
un'ottica di sostenibilità ambientale che va responsabilmente
oltre la geografia dei confini dei singoli gestori del servizio
idrico integrato".
Renzo Patacca, responsabile degli investimenti di Umbra acque
ha spiegato che "le opere consistono in una nuova condotta in
derivazione dal partitore di Pianello, dove arriva la conduttura
in galleria dall'invaso sul Chiascio, che andrà ad alimentare un
nuovo potabilizzatore che sarà situato nei pressi del campo
pozzi 'Petrignano', il quale rappresenta un punto strategico per
l'approvvigionamento di gran parte del sistema gestito da Umbra
acque".
Dalla progettazione alla conclusione dei lavori, sono previsti
cinque anni: un percorso definito "breve" considerando i tempi
medi di realizzazione delle opere pubbliche.
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