"La diffusione del contagio Covid
in Umbria potrebbe raggiungere la massima velocità entro una
settimana per poi cominciare a rallentare come sempre accade": è
l'ipotesi che formula il professor Luca Gammaitoni, fisico
sperimentale dell'Università degli studi di Perugia. Il quale
comunque, su Facebook, sottolinea che "in questi giorni
soprattutto, i dati sono caratterizzati da ampie fluttuazioni"
che "significano incertezza e difficoltà a calibrare i modelli".
Secondo il professor Gammaitoni, comunque, l'analisi delle
curve trasmettono "l'idea che, pur nella grande velocità di
diffusione del contagio, qualcosa sta lentamente cambiando". "Si
osserverebbe (condizionale dovuto all'incertezza dei dati) -
spiega - una diminuzione dell'accelerazione del contagio.
Ovvero: la velocità di diffusione cresce ancora ma con minore
rapidità".
Il fisico parla poi di "un picco di attualmente positivi al
virus enorme rispetto alle altre ondate". "Questo è dovuto -
spiega - alla estrema contagiosità della variante Omicron.
Difficile dire (a causa delle grandi fluttuazioni) se siamo al
punto di flesso. Di certo non siamo lontani".
Riguardo agli ospedalizzati e ai ricoveri nelle terapie
intensive "se confrontiamo queste curve con quelle della seconda
e terza ondata, possiamo apprezzare quanto migliore sia oggi la
situazione rispetto a quella di un anno fa" afferma il professor
Gammaitoni. "E' un motivo per rallegrarci - aggiunge - ed
apprezzare il grande ruolo che stanno avendo i vaccini nel
salvare vite umane e sofferenze".
"In conclusione - afferma ancora il professor Gammaitoni - ci
sono motivi per mantenere alta la guardia ma, allo stesso tempo,
per guardare al futuro con ottimismo. Anche questa enorme ondata
passerà e torneremo a godere delle occasioni di socialità.
Questa epidemia, come tutte le altre che l'hanno preceduta,
finirà. Nel frattempo, pazienza, prudenza e vaccinarsi".
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