Circa 3.500 turisti
solo ad agosto, 1.500 a luglio: boom di presenze per il Museo
delle Mummie di Ferentillo, che nell'estate 2020 ha registrato
un trend di forte crescita rispetto agli anni precedenti. "Era
dal 2009 che non si raggiungevano numeri simili, basti pensare
che ad agosto 2019 i visitatori erano stati 2.066" spiega
all'ANSA Dina Filipponi, responsabile del museo, che ospita al
suo interno una collezione di corpi mummificati, oltre a
centinaia di teschi. Anche settembre si è aperto con un buon
andamento. "Circa 100 ingressi al giorno nel weekend, una
quarantina durante la settimana" continua la responsabile.
Positivo inoltre il bilancio della chiesa dell'Abbazia di San
Pietro in Valle, come il museo di proprietà della parrocchia di
Santa Maria di Ferentillo e inserita anch'essa all'interno del
biglietto unico integrato con la Cascata delle Marmore (174.037
ingressi lo scorso mese, circa 62 mila in più dell'anno
precedente), introdotto la scorsa primavera. "Più di mille i
visitatori presso la chiesa, un altro dato importante nonostante
sia un sito di nicchia e sia mancata la grossa fetta dei turisti
stranieri" spiega sempre la Filipponi. Intanto al Museo delle
Mummie è destinata a proseguire l'attività di studio e ricerca
dell'antropologo Dario Piombino Mascali, docente dell'Università
di Vilnius, in Lituania. Concluso il primo step di lavoro,
grazie al quale è stato scoperto come la popolazione della zona,
tra il 1500 e il 1700, fosse più alta della media dell'epoca.
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