Nuovo capitolo nelle polemiche per
la classe (poi mai istituita) di soli bambini 'non tedeschi'
alla scuola elementare Goethe di Bolzano. Sylvia Hofer a nome di
alcune circoscrizioni della Svp bolzanina, chiede le dimissioni
della intendente scolastica Sigrun Falkensteiner per aver
avviato un procedimento disciplinare contro la preside.
La difende invece il direttore per l'istruzione di lingua
tedesca della Provincia di Bolzano Gustav Tschenett:
"Falkensteiner ha il dovere di indagare su atti illeciti che
rientrano nella sua area di responsabilità e che vengono portati
alla sua attenzione". Secondo Tschenett, "la preside era stata
informata già in estate che la formazione delle classi, così
come era stata pianificata e poi attuata, era contraria alle
leggi vigenti".
La pensano diversamente gli Schützen che esprimono la loro
solidarietà alla preside, rea - dicono - "di aver portato avanti
una proposta coraggiosa di una classe di sostegno per gli alunni
che non parlano tedesco e di essere stata poi bloccata dalla
politica". Secondo i Freiheitlichen, partner di coalizione della
Svp in giunta provinciale, la preside "non ha sbagliato nulla"
avendo "agito per il bene di tutti i bambini". Per Andreas
Leiter Reber (Freie Fraktion) l'intendenza scolastica ha
"toccato il fondo" con il procedimento disciplinare.
I Verdi stanno con Falkensteiner: "Sembra che una certa
parte della Svp proprio non riesca a darsi pace che l'attività
delle scuole e delle pubbliche amministrazioni siano regolate da
norme precise, tanto da entrare nella questione buttando nuova
benzina sul fuoco e chiedendo le dimissioni dell'Intendente che
ha proceduto non tanto nella direzione del buonsenso, ma
soprattutto nella correttezza di quello che la scuola dovrebbe
essere per tutti gli studenti e le studentesse che la
frequentano".
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