Il tribunale di Bolzano ha emesso
un'ordinanza con cui ha disposto a carico di un meranese di 40
anni l'allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di
avvicinamento e contatto con la moglie e le tre figlie. Il
provvedimento è stato assunto sulla base delle indagini compiute
dal commissariato di Merano a seguito della segnalazione fatta
dal personale dell'ospedale cittadino attraverso l'attivazione
del codice "Erika".
Le indagini hanno documentato lo stato di pressioni
psicologiche a cui l'uomo, per gelosia, ha sistematicamente
sottoposto la moglie, usando nei suoi confronti violenza
psicologica e rendendole la convivenza insopportabile.
Dall'inizio del mese, in particolare, l'uomo non solo aveva
seguitato ad offenderla ed a minacciarla, proibendole di uscire
sola di casa e di trovare un lavoro, pretendendo di sapere chi
frequentasse, vedesse o con chi parlasse in sua assenza, ma, in
più, dalla violenza psicologica era passato a quella fisica,
aggredendo la donna ed una delle tre figlie minori di 11 anni
con pugni e calci. Dopo questo episodio, la donna era riuscita a
scappare con le tre bambine ed a chiedere aiuto al 112.
A seguito di un ultimo episodio, nel quale il 40enne con una
videochiamata brandiva un coltello ed intimava alla moglie di
far rientro a casa altrimenti l'avrebbe uccisa, la donna e le
tre figlie sono state collocate in una struttura protetta.
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