Mentre proseguono le operazioni di
ripristino, a cura del sistema di Protezione civile del
Trentino, per mettere in sicurezza le aree colpite dalla colata
di fango e detriti nella notte fra il 28 e il 29 luglio, proprio
ieri la Giunta provinciale, su indicazione del presidente
Maurizio Fugatti, ha dichiarato la sussistenza della calamità
per i danni causati dal maltempo nei comuni di Altopiano della
Vigolana e di Trento. I criteri e le modalità di accesso a
contributi e indennizzi a favore dei soggetti privati saranno
definiti con appositi e successivi provvedimenti da parte
dell'esecutivo.
"Si è trattato di un evento meteorologico fuori scala che,
per di più, si è concentrato in aree ristrette del territorio,
basti pensare che a Vigolo Vattaro in meno di due ore è caduta
più pioggia di quanta ne cade in un mese - è il commento del
presidente Fugatti -. Le operazioni di accertamento dei danni
sono tuttora in corso, ma sappiamo che sulla Vigolana numerose
abitazioni sono state invase da fango e acqua, come anche che
sono state colpite una dozzina di attività economiche nella zona
di Mattarello, proprio per questo abbiamo voluto dare una
risposta a tutti coloro che hanno subito danni durante il forte
maltempo di fine luglio", ha concluso il presidente Fugatti che
ha ringraziato ancora una volta i volontari, i vigili del fuoco
e tutto il sistema della Protezione civile che sono prontamente
intervenuti durante l'emergenza.
L'evento del 28 luglio è iniziato attorno alle ore 22. A
Vigolo Vattaro in meno di due ore, si sono registrati circa 105
mm, cioè più di quanto mediamente cade in un mese; la fase più
intensa si è verificata tra le 22 e le 23. Le precipitazioni
particolarmente abbondanti hanno interessato ristrette aree del
territorio, mentre su quasi la metà del Trentino non si sono
registrate precipitazioni.
Le intense piogge hanno causato colate detritiche che si sono
propagate lungo vari rii a partire dalle cime della Vigolana,
tra i quali il Rio Lavina Granda a Vigolo Vattaro e i rii
Stanghet e Val Cestara a Mattarello; le zone di innesco dei
fenomeni sono di fatto localizzate in un raggio inferiore ad 1
km.
Il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna ha
raccolto le prime sommarie informazioni per valutare la
situazione sotto il profilo dei danni provocati dagli eventi
meteorologici e per pianificare le successive attività di
monitoraggio e organizzazione delle azioni di ripristino e
ripresa delle normali condizioni di vita. Le operazioni di
accertamento dei danni sono ancora in corso.
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