Per cercare di limitare la
diffusione della zanzara tigre a Trento, il Comune dallo scorso
maggio sta intervenendo con trattamenti con larvicida nei
tombini, la distribuzione di kit antilarvali nelle
circoscrizioni e il posizionamento di trappole "Bg-gat" in tutti
i nidi e nelle scuole materne pubbliche del territorio. Gli
interventi, presentati in conferenza stampa, si inseriscono
nell'ambito del Piano di controllo della zanzara tigre della
Provincia di Trento, in collaborazione con il Museo delle
scienze (Muse) e l'Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Da maggio a settembre si prevedono trattamenti con larvicida
microbiologico, finalizzati a bloccare lo sviluppo delle larve,
nei tombini e nelle caditoie stradali (non si prevede l'impiego
di insetticida, considerato strumento straordinario di
protezione da rischio sanitario).
Nel corso dell'estate le uscite sul territorio sono
complessivamente sette. Inoltre, presso l'Urp e negli uffici di
undici circoscrizioni (Gardolo, Meano, Ravina Romagnano,
Argentario, Povo, Mattarello, Villazzano, Oltrefersina, San
Giuseppe Santa Chiara, Sardagna e Bondone) saranno disponibili
dei kit antilarvali per i cittadini (distribuzione gratuita
avverrà fino a esaurimento scorte), mentre sono già stata
istallate le trappole "Bg-gat" in 46 scuole e nei nidi
dell'infanzia.
È prevista poi una campagna informativa, attraverso la
distribuzione di appositi opuscoli, in applicazione
dell'ordinanza del sindaco in cui si prescrive l'adozione di una
serie di precauzioni al fine evitare i focolai dovuti al
ristagno d'acqua. Prosegue invece il monitoraggio nei parchi
affidato al Muse.
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