Ieri c'era stato il pronunciamento
della Corte europea dei diritti umani, per la quale l'Italia non
ha garanzie per il contrasto ad eventuali abusi sulle
intercettazioni. Secondo la sentenza dei giudici di Strasburgo,
l'Italia ha violato il diritto al rispetto della vita privata di
Bruno Contrada (il ricorrente) quando ha proceduto nel 2018
all'intercettazione e alla trascrizione delle sue conversazioni
telefoniche nell'ambito del procedimento sull'omicidio di Nino
Agostino, in cui l'ex funzionario del Sisde non era imputato.
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