"L'intelligenza artificiale è un
fenomeno relativamente nuovo. Come Guardia di finanza stiamo
cercando di sfruttare tutti gli strumenti informatici di
gestione massiva dei dati e abbiamo istituito un ufficio che
rivedrà la parte di analisi delle informazioni e valuterà lo
sviluppo dei nuovi sistemi. Siamo ancora in una fase in pieno
sviluppo". Lo ha detto il generale Andrea De Gennaro, comandante
generale della Guardia di finanza, nell'ambito dell'incontro
"L'intelligenza artificiale nuova frontiera del contrasto
all'evasione", nell'ambito del Festival dell'economia di Trento.
Secondo il generale, l'impiego dell'intelligenza artificiale
"si rifletterà nel prossimo futuro sulla formazione del
personale" della Guardia di finanza, in quanto l'analisi dei
dati richiederà l'intervento umano. "Non possiamo prevedere oggi
dove si arriverà con lo sviluppo di questi sistemi - ha
precisato - ma la decisione umana ha un'importanza fondamentale:
siamo noi, sulla base dello sviluppo informatico, che possiamo
indirizzare il lavoro".
Dal punto di vista pratico, De Gennaro ha spiegato che
l'intelligenza artificiale apre nuove frontiere sulla
valutazione del rischio, poi valutata dai professionisti dei
reparti speciali. "La massa di dati viene inserita in strumenti
informatici che raffinano i dati. Il risultato viene poi inviato
dai reparti speciali ai colleghi sul territorio per la fase
operativa diretta", ha affermato.
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