Include un omaggio a Ferruccio
Busoni a cento anni dalla morte la ventesima edizione del
Bolzano Festival Bozen, che dal 30 luglio al 10 settembre
offrirà al pubblico trenta concerti con protagonisti grandi
direttori insieme a giovani orchestre e solisti affermati come
Grigory Sokolov o Filippo Gorini, artista in residenza che in
tre dei sei concerti in programma inaugurerà un format
dialogando anche con il pubblico.
Una sorta di preview del suo progetto '7 Cities' con cui
nella stagione 2025-26 farà un tour con tappe di un mese
ciascuna a Vienna, Hong Kong, Cape Town, Portland, Santa Fe e
Milano, in cui ai concerti affiancherà anche insegnamento,
educazione, sensibilizzazione e filantropia.
L'inaugurazione del festival sarà il 30 luglio con una
esibizione all'aria aperta all'anfiteatro al parco delle
Semirurali con l'orchestra Haydn diretta da Michele Gamba e al
piano Mariangela Vacarello. La European Youth Orchestra si
esibirà il 10 agosto in un concerto dedicato a Claudio Abbado
diretta da Ivan Fischr con la pianista britannica Isata
Kanneh-Mason e il 13 con Gianandrea Noseda e il violoncellista
Nicolas Altstaedt. Ingo Metzmacher sarà invece sul podio il 20 e
22 agosto con l'altra orchestra giovanile creata da Abbado, la
Mahler Jugendorchester.
Eventi eccezionali sono quelli per Busoni 100, realizzato
grazie alla Fondazione Busoni-Mahler, il 31 luglio e 1 agosto:
concerti, talk, un simposio e una mostra alla Galleria Civica,
realizzata in collaborazione con la Staatsbibliothek di Berlino,
che include anche un pianoforte meccanico a rulli dell'epoca,
che riproduce alcune esecuzioni registrate da Busoni stesso, per
ascoltare un'eco del suo suono. Il 31 luglio si terrà un
simposio dedicato al pianista e compositore con musicologi e
artisti come Jacopo Pellegrini, Antony Beaumont e Emanuil
Ivanov, vincitore del concorso Busoni nel 2019, a cui seguirà il
concerto di Grigory Sokolov. Il giorno seguente toccherà alla
maratona pianistica Busoni FIRST Prize Winners play BUSONI, che
vede riuniti, per la prima volta, i vincitori delle ultime
edizioni del concorso internazionale: Michael Lifits, Chloe
Jiyeong Mun, Ivan Krpan, Emanuil Ivanov, Jae Hong Park e Arsenii
Moon alternati da brani dei diari di Gottfried Galston, lette
dall'attrice Edith Clever.
Presenza significativa al festival è anche quella di Sir John
Eliot Gardiner che partecipa al progetto Originalklang (ovvero
suono originale) della Gustav Mahler Academy che quest'anno si
concentra sulla alla ricostruzione del suono della Vienna di
primo Novecento, attraverso lo studio delle prassi esecutive
dell'epoca e l'utilizzo di strumenti originali, comprati da
Mahler stesso per la Hofoper nel 1910, gentilmente concessi dal
Centro Culturale Euregio Dobbiaco.
Il 2 settembre Gardiner, che curerà l'esecuzione de La morte
e la fanciulla di Franz Schubert, nella trascrizione per
orchestra d'archi di Gustav Mahler., dirigerà l'ensemble della
Mahler Academy, che il 10 settembre si esibirà diretta Philipp
von Steinaecker, direttore artistico del progetto, con il
pianista norvegese Leif Ove Andsne in un concerto che prevede la
Quinta Sinfonia di Mahler ed il Concerto per pianoforte e
orchestra n.3 di Rachmaninov, utilizzando uno Steinway d'epoca.
Concerto che poi sarà replicato in una tournée con tappe a
Vienna, Amsterdam, Colonia e Parigi.
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