Giornata internazionale contro
l'omofobia, la bifobia e la transfobia e bandiere arcobaleno.
Bandiere che saranno sempre più presenti in Provincia nel mese
di giugno, per il Pride Month, in sala stampa, negli edifici
provinciali e sul portale web dedicato alle pari opportunità.
Oggi sono state presentate a Palazzo Widmann, a Bolzano, le
azioni messe in atto dalla Provincia autonoma di Bozano e gli
obiettivi della campagna della rete RE.A.DY.
"La Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e
la transfobia, non è l'unico momento in cui ci battiamo contro
le discriminazioni", ha affermato il presidente della Provincia
Arno Kompatscher. "Qui si tratta di prendere una posizione
chiara a favore dell'uguaglianza per tutte le persone. Questo è
un principio inderogabile che deve essere difeso sotto ogni
aspetto. Ecco perché la Provincia ha aderito convintamente alla
rete RE.A.DY e partecipa, a giugno, alle iniziative del Pride
Month", ha aggiunto Kompatscher.
Karin Ranzi, direttrice dell'Ufficio Lingue ufficiali e
diritti civici, ha chiarito che quest'anno la rete RE.A.DY
punterà principalmente alla sensibilizzazione sulla disparità di
trattamento delle famiglie arcobaleno. Il tema centrale è il
riconoscimento dei diritti di queste famiglie, secondo un
principio di non discriminazione.
Birgit Mayr, responsabile Brand&Placemaking del NOI Techpak, e
Cristina Feretti, responsabile comunicazione del Museion, hanno
presentato in dettaglio l'iniziativa del Pride Month. NOI
Techpark e Museion, insieme a Eurac Research, alla Libera
Università di Bolzano, a Sta e Alperia, hanno già preso parte
alle iniziative del Pride Month dello scorso anno. Le facciate
degli edifici sono state illuminate, i canali di comunicazione
sono stati integrati con elementi grafici dedicati e sono state
messe le bandiere arcobaleno. Il numero di aziende e
organizzazioni che partecipano alla campagna 2024 è già arrivato
a quota 90 e continua ad aumentare. La Provincia autonoma di
Bolzano partecipa all'iniziativa, così come il Comune di
Bolzano.
"L'Alto Adige diverrà più colorato a giugno e allo stesso
tempo il messaggio di non discriminazione sarà sempre più chiaro
e visibile", ha concluso il presidente Kompatscher.
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