Sabat il Servizio di reperibilità
forestale è stato contattato per il recupero di una lontra nelle
gallerie all'imbocco della val d'Ega. I vigili del fuoco hanno
recuperato l'animale ferito e lo hanno portato presso la Clinica
veterinaria provinciale Sill/Sabes, dove i medici hanno prestato
le prime cure constatando una frattura a livello della prima
vertebra caudale (della coda) che ne ha parzialmente compromesso
la mobilità e ipotizzato altre possibili complicanze agli organi
interni.
Si trattava di un esemplare maschio, nel complesso appariva
in buono stato di salute, ma purtroppo è deceduto nel pomeriggio
del 22 aprile sempre alla Clinica veterinaria provinciale Sill
per complicanze legate all'incidente stradale.
La lontra era scomparsa da gran parte dei territori alpini a
metà degli anni 60 e ritenuta estinta negli anni 70, le ultime
lontre in Alto Adige erano state rilevate nel 1956 sul Rio
Gadera e nel 1958 Rio Sesto. La lontra è nuovamente presente sul
territorio provinciale dal 2008 a seguito del naturale fronte di
espansione della popolazione austriaca, così come dal 2011 è
stata confermata anche in Friuli Venezia Giulia. La popolazione
nord italiana negli ultimi anni ha aumentato il proprio areale
con presenze anche nell'area alpina e prealpina friulana e
veneta, così come anche in alcuni siti più interni delle valli
bellunesi.
In Alto Adige negli anni sono stati ciclicamente condotti
monitoraggi per verificare la distribuzione della specie; ad
eccezione di alcune segnalazioni che non avevano trovato
riscontri oggettivi concreti, non era mai stata confermata la
presenza della specie al di fuori dell'area dell'Alta Pusteria.
In bibliografia sono già stati riportati eventi di erratismi di
lunghe distanze rispetto la popolazioni d'origine, come un caso
già avvenuto ad esempio a Sant'Agata di Tovo (Valtellina,
Sondrio) in cui un esemplare di lontra nel 2012 è stato
rinvenuto investito a notevole distanza dal primo fronte della
popolazione d'origine. Altre segnalazioni di presenza sono state
confermate anche in Val Chiavenna (Sondrio) ai confini con la
Svizzera nel 2023.
La lontra ritrovata potrebbe essere penetrata in provincia
di Bolzano o dal passo del Brennero percorrendo il fiume Isarco,
poiché la specie è presente sull'asse dell'Inn da diversi anni,
oppure aver fatto il salto dal bacino idrografico della Drava a
quello dell'Adige percorrendo il fiume Rienza e poi l'isarco.
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