In Trentino Alto Adige nel primo
bimestre 2024 sono state autorizzate 656.201 ore per il totale
degli ammortizzatori sociali e cioè per la Cassa Integrazione
Guadagni Ordinaria, Straordinaria e in Deroga e per il Fondo
Solidarietà Trentino e Alto Adige c/o Inps. Si tratta di un
aumento del 30,3 per cento rispetto al medesimo bimestre
dell'anno scorso, pari a 1930 unità in sospensione a zero ore.
Tale percentuale colloca il Trentino-Alto Adige all'11° posto a
livello nazionale. Lo rende noto il segretario generale della
Uil del Trentino, Walter Alotti.
A livello provinciale ai primi tre posti per il più alto
numero di ore autorizzate, rispetto al primo bimestre 2023
compaiono Crotone, Biella e Taranto con Bolzano all'8°posto. A
Trento e Bolzano, con un'inversione del trend storico, troviamo
una diminuzione trentina delle ore di Cig totale - rispetto
sempre al 1° bimestre 2023 - del 48,3%, ovvero da 395.009 a
204.198 ore ed una maggiorazione altoatesina del 329,4%, da
103.038 a 442.403 ore.
"Se sussistono problemi nella manifattura trentina, sono da
ricercare più che altro nel settore cartario e chimico. L'Alto
Adige, invece, più legato al mercato tedesco ed al suo momento
di rallentamento, soffre nell'export verso quel mercato, non più
lanciatissimo come fino all' anno passato e ciò, provoca un
utilizzo maggiore degli ammortizzatori sociali", così Alotti.
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