Al Teatro Cristallo di Bolzano è
andato in scena ieri sera lo spettacolo "La madre" di Florian
Zeller, che tratta il tema della maternità da un'angolazione
critica ma quanto mai attuale. Zeller, scrittore, drammaturgo e
regista francese, è vincitore del Premio Oscar alla migliore
sceneggiatura non originale e dell'European Film Award alla
migliore sceneggiatura per il suo primo film "The Father",
uscito nel 2020.
Zeller in questa pièce teatrale indaga con estrema acutezza
il tema dell'amore materno e le possibili derive patologiche a
cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene
vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come
abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell'amore
coniugale in atto da tempo.
Anna, interpretata magistralmente da Lunetta Savino, è la
madre, ossessionata da una realtà multipla, una sorta di
multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando
un'illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi.
Il mondo di Anna è un luogo in cui lei non si riconosce più,
isolata da un ménage familiare che l'ha espulsa. Nella sua mente
di madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni
iperrealistiche che, alla fine, non sembrano essere né un vero
sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine
ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile.
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