Parte anche il confronto tra
l'amministrazione comunale di Trento e la cittadinanza in vista
di una zona urbana con velocità delle automobili limitata a 30
chilometri orari. L'appuntamento è fissato a Gardolo per il
prossimo 25 gennaio, quando si terrà l'assemblea pubblica per
discutere della questione e valutare l'avvio di una prima
sperimentazione.
"In pochi giorni di dibattito la proposta è stata del tutto
travisata, non sempre in buona fede. Il progetto che partirà a
breve del quartiere di Gardolo è un percorso sperimentale e
partecipato che dovrà aiutarci a capire come rendere più sicuro,
più a misura di pedone, di bambino, di anziano, un tratto di
strada vicino alle scuole e ad altri servizi pubblici.
Sperimentare non significa aver già deciso, significa vedere se
il progetto funziona ed è condiviso. Il provvedimento definitivo
arriverà dunque a tempo debito", spiega all'ANSA il sindaco di
Trento, Franco Ianeselli.
Attualmente Trento non dispone di aree urbane con il limite
di velocità a 30 chilometri orari, ma vi sono solo alcune strade
dove la velocità dei veicoli è ridotta per la presenza di
scuole, sedi universitarie o altri edifici pubblici, come
previsto dal Codice della strada.
"La zona 30 - prosegue il primo cittadino - non si esaurisce
con un cartello che indica il limite di velocità: zona 30 vuol
dire ridisegnare lo spazio urbano, aggiungere panchine,
ombreggianti, fioriere o nuovi alberi oppure allargare
marciapiedi per rendere una parte di città più bella e abitabile
anche da bambini, passeggini e anziani. Non stiamo parlando di
un limite, dunque, ma di aumentare la libertà di movimento di
tutti".
Secondo quanto riferito dal sindaco, non sarà posizionato
alcun autovelox.
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