Quello che circola quest'anno è un
virus influenzale particolarmente aggressivo e contagioso, tanto
da portare in terapia intensiva nelle ultime settimane 16
persone con forme gravi di insufficienza respiratoria. Va detto
che la maggior parte di queste sono considerate persone
«fragili», con patologie pregresse che le rendono
particolarmente vulnerabili al virus influenzale. Sono quasi
tutte persone non vaccinate e dunque più esposte al rischio di
sviluppare gravi complicanze. Il Dipartimento di prevenzione -
sottolinea Apss in una nota - ribadisce come la vaccinazione
antinfluenzale rimanga sempre la più efficace arma di
prevenzione contro le forme più gravi della malattia, oltre ad
essere un atto di responsabilità individuale e collettiva.
Come previsto siamo nel pieno del picco della stagione
influenzale e complice l'inizio della scuola si sta andando
verso un'ulteriore «impennata». Nell'ultima settimana i casi di
influenza segnalati dai «medici sentinella», un campione di
medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta che
partecipa al sistema di sorveglianza RespiVirNet coordinato dal
ministero della Salute, sono aumentati e nella nostra Provincia
sono stati registrati 14 casi di influenza ogni 1000 abitanti,
che corrispondono a circa 8000 persone ammalate di influenza.
Sono colpite tutte le fasce d'età anche se risultano
maggiormente interessati i bambini sotto i 5 anni, seguiti dalla
fascia 15-64 anni e dagli ultra65enni.
Dal 14 dicembre sono stati sedici i pazienti ricoverati in
terapia intensiva: si tratta di persone tra i 42 e gli 85 anni,
con un'età media di 65 anni; 14 su 16 sono soggetti non
vaccinati. Solo nell'ultima settimana di dicembre sono stati
registrati 978 accessi ai pronto soccorso dei vari ospedali
trentini per disturbi respiratori (nella stessa settimana del
2022 sono stati 568), e nella prima settimana di gennaio si
contano 627 accessi (598 nel 2023).
Il virus attualmente in circolazione è l'H1N1, un virus
influenzale che circola in modo diffuso in tutte le stagioni
influenzali dal 2009, che non va confuso con la cosiddetta
«influenza suina».
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