"Adesso basta": questo lo slogan
dello sciopero del settore privato indetto da Cgil e Uil in
risposta a una legge di bilancio giudicata inadeguata e
insoddisfacente. A Bolzano in mattinata si è svolto un presidio
in piazza Nikoletti con interventi dei lavoratori dei settori
coinvolti nello sciopero. "Fermare la strage di donne vittime di
femminicidio è un imperativo e deve essere l'impegno di tutti
noi": hanno ribadito in piazza i segretari Cristina Masera
(Cgil/Agb) e Mauro Baldessari (Uil/Sgk) chiedendo, all'inizio
della manifestazione, un minuto di silenzio e un minuto di
rumore in ricordo delle vittime.
Dai primi dati sull'adesione allo sciopero si riscontra un
buon risultato nel settore metalmeccanico: all'Aluminium Bozen
la percentuale di operai è al 100%, alle Acciaierie Valbruna
(primo turno) all'85% e alla GKN Driveline di Brunico al 60%
(primo turno), informa la Cgil-Agb.
Tra i motivi dello sciopero i due sindacalisti hanno
indicato "la mancanza nella legge di bilancio di risposte per
affrontare l'emergenza salariale e di risorse per i rinnovi dei
contratti". Le due confederazioni hanno quindi rivendicato
politiche che "fermino il costante impoverimento dei redditi da
lavoro e pensioni, che riducano le diseguaglianze e che puntino
allo sviluppo del territorio. Tutte questioni che accomunano i
giovani, i lavoratori e i pensionati, che, proprio in Alto Adige
fanno più fatica ad arrivare a fine mese per il costante aumento
del costo della vita".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA