/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Oetzi non è stato conservato in una 'capsula del tempo'

Oetzi non è stato conservato in una 'capsula del tempo'

Studio, ripetutamente scoperto dai processi di scioglimento

BOLZANO, 08 novembre 2022, 11:58

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

Oetzi non rimase permanentemente sepolto sotto il ghiaccio nei 5.300 anni dalla sua morte. Un team di archeologi e glaciologi spiega in un articolo sulla rivista "The Holocene" che l'uomo è morto in primavera o in estate e fu poi ripetutamente scoperto dai processi di scioglimento e non rimase - come finora sostenuto - protetto nei millenni come in una "capsula del tempo" sotto un ghiacciaio in movimento.
    Dopo il ritrovamento, avvenuto nel 1991, l'archeologo austriaco Konrad Spindler ipotizzò, sulla base dei reperti, che Oetzi fosse morto durante una fuga in autunno con l'equipaggiamento danneggiato in battaglia e fosse poi morto congelato nel canalone privo di neve dove furono ritrovati i suoi resti. Il corpo e i relativi reperti sarebbero stati poi rapidamente coperti dal ghiaccio, fino a quando non si erano nuovamente sciolti.
    Un team di archeologi e ricercatori di ghiacciai provenienti da Norvegia, Svizzera e Austria afferma ora che l'ipotesi originale non corrisponde allo stato attuale della scienza. Le loro scoperte si basano sulle conoscenze acquisite negli ultimi decenni indagando su altri siti archeologici glaciali, nonché su precedenti studi paleobiologici del gruppo di reperti.
    Secondo i ricercatori, Oetzi è morto all'inizio della primavera o dell'estate. "Il suo corpo ha probabilmente riposato nella o sulla neve", scrivono gli scienziati. Dopo qualche tempo, si dice, la neve e il ghiaccio si sono sciolti e il corpo e gran parte dei suoi effetti personali sono scivolati nel canale sottostante, dove alla fine è stato scoperto. A circa 1.500 anni dalla sua morte, Oetzi e il suo equipaggiamento sono stati esposti più volte durante estati calde. Questo ha portato al deterioramento delle parti del corpo più esposte e a ulteriori danni all'attrezzatura.
    I danni all'attrezzatura di Oetzi sarebbero dovuti a processi naturali del sito e non a conflitti o combattimenti, come si pensava inizialmente.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza