(ANSA) - TRENTO, 06 AGO - Dodici corpi scheletrizzati sono
stati recuperati nei giorni scorsi, in una fossa comune sopra il
Passo del Tonale, dall'Ufficio beni archeologici della
Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di
Trento, in accordo con il Commissariato Generale per le Onoranze
ai Caduti del Ministero della Difesa che ha la competenza
esclusiva del recupero di resti umani appartenenti a soldati.
L'indagine archeologica è nata da una segnalazione di Sergio
Boem, nipote di Ubaldo Ingravalle, ufficiale del battaglione
Valcamonica durante la Grande Guerra. Tutto è partito infatti
dal diario dell'ufficiale, custodito dal nipote, che riportava
l'informazione di una fossa comune contenente decine di soldati
caduti nella Prima Guerra mondiale, durante l'Operazione Valanga
(Unternehmen Lawine) del 13 giugno 1918. Solo la perseveranza di
Boem, ha permesso di dimostrare che quell'informazione era vera
e che in una delle buche di granata che si possono intravedere
sopra il passo del Tonale erano ancora presenti i resti di
dodici caduti dell'Esercito austro-ungarico. (ANSA).
Passo del Tonale, recuperati 12 soldati austroungarici
I loro resti sono stati ritrovati in una fossa comune
