(ANSA) - GROSSETO, 01 FEB - Attività economiche e risorse
naturali "si sposano" nei territori dei comuni di Manciano e
Scansano, in provincia di Grosseto. Le 60 aziende presenti
all'incontro organizzato lunedì scorso dalle due amministrazioni
maremmane, si spiega dal Comune di Manciano, "hanno detto sì al
distretto biologico della Maremma per lo sviluppo delle
produzioni biologiche del territorio e delle filiere collegate,
per l'accrescimento della filiera corta e identitaria e per la
valorizzazione delle conoscenze contadine e tradizionali
presenti su di esso".
Il Comune di Grosseto, in accordo con le amministrazioni di
Capalbio, Castiglione della Pescaia, Magliano in Toscana,
Manciano, Orbetello, Scansano e con il coinvolgimento attivo
delle organizzazioni agricole Cia, Coldiretti, Confagricoltura e
del Coordinamento toscano Produttori biologici, si spiega
ancora, "sta avviando le fasi di progettazione tecnica del
Distretto biologico della Maremma per ottenerne il
riconoscimento da parte della Regione Toscana, ai sensi della
legge regionale 51/2019".
"Il futuro è in mano a noi - afferma la vice sindaca di
Manciano Valeria Bruni - e per questo dobbiamo pensare in
grande, avere un'ampia visione delle cose per lasciare ai nostri
bambini un territorio forte, cominciando a recuperare le cose
buone del passato. Siamo stati tra i primi Comuni ad aver
aderito a questo progetto perché abbiamo subito intravisto le
potenzialità che c'erano all'interno di esso, con grandi
prospettive per le imprese. Una chance importante per le aziende
del territorio e non solo. L'obiettivo che tutti i soggetti
coinvolti devono perseguire, dalle imprese agricole agli enti
pubblici alle organizzazioni, è quello di interagire tra essi,
attuando una politica distrettuale di diversificazione
produttiva, di integrazione economica e sociale e di coesione,
nel rispetto della conservazione e riproduzione degli equilibri
naturali e in grado di sviluppare una qualità totale
territoriale, con una adeguata vivibilità per i residenti,
promuovendosi a polo d'attrazione per altre imprese ed
individui. Il nostro comune, tra i più vasti di Italia, è a
forte vocazione agricola e per questo le coltivazioni, gli
allevamenti, le trasformazioni, le preparazioni e la
commercializzazione di prodotti ottenuti con metodo biologico
devono essere tutelate e potenziate, sempre rispettando i
caratteri di identità territoriale e paesaggistici dei nostri
luoghi". "Siamo sicuri che il nuovo grande Distretto del
biologico - spiega la sindaca di Scansano Maria Bice Ginesi -
rappresenti una bella opportunità per le realtà economiche
presenti nel nostro comune. Gli imprenditori che faranno parte
del distretto hanno compreso bene che per crescere c'è bisogno
di mettere in connessione le attività economiche con le
politiche agricole, e in questo caso con l'utilizzo sostenibile
delle risorse naturali. È importante che sempre più aziende si
convertano al biologico e favoriscano quindi l'incremento delle
superfici agricole condotte con questo metodo. Il distretto
andrebbe a sostenere e a potenziare il turismo di qualità.
Sappiamo bene che la riscoperta delle nostre radici, visto che
l'agricoltura è presente da sempre in Maremma, è un valore da
perseguire e rafforzare, che prende per mano il turista e lo
porta naturalmente da noi, in un ambiente incontaminato,
plasmato dall'agricoltura, tanto apprezzato. Il Comune di
Scansano fin dall'inizio ha creduto in questo progetto che
migliora la qualità della vita di ciascuno di noi, rafforza le
filiere, tutela e valorizza l'ambiente". (ANSA).